MERCEDES 190 SL


Marchio : MERCEDES-BENZ
Modello : 190 SL
Anno : 1958

Uno degli imperativi era quello di risparmiare sui costi di produzione e quindi di avvalersi delle risorse disponibili. Venne scelto quindi il pianale della 180 W120, paciosa berlina da poco in listino, il più economico tra i pianali disponibili. Tale pianale venne debitamente rinforzato ed irrigidito dal tunnel centrale e da vari elementi scatolati longitudinalmente e trasversali, e ne venne anche ridotto il passo, sceso da 2.65 a 2.4 m. Nuovo fu invece il motore, un 4 cilindri in linea da 1.9 litri di cilindrata con distribuzione monoalbero in testa, denominato M121 ed in grado di erogare fino a 105 CV di potenza massima. Tale motore era derivato dal 3 litri utilizzato per la 300SL, del quale mantiene alcune caratteristiche. Non aveva una potenza molto elevata, poiché il gruppo motore – cambio, fissato su di un telaio ausiliario, era ancorato su tre punti ammortizzati da grossi tamponi in gomma. Si otteneva così un sistema indipendente e isolato acusticamente dalla scocca. Era una scelta per privilegiare il comfort di marcia e indicava chiaramente la volontà, da parte dei progettisti, di produrre una vettura da turismo sportivo, che permettesse di percorrere le rilevanti distanze su strada abbastanza velocemente, ma senza eccessiva fatica per il pilota e passeggero; questa impostazione andava però a scapito della sportività, cioè della possibilità di prevedere esattamente il comportamento del veicolo in condizioni estreme sotto la spinta di un propulsore molto potente (i tamponi di gomma deformandosi elasticamente infatti introducevano dei giochi indesiderati o imprevedibili.
Ecco quindi la necessità di dotare la 190 SL di un propulsore non eccessivamente potente e di media cilindrata. Se infatti sul prototipo venne dapprima montato il sei cilindri di 3 litri della 300 poi si votò per il moderno M121 da 1.897 centimetri cubici, leggermente super quadro anziché a corsa lunga, con valvole e albero a camme in testa, doppio carburatore Solex e in grado di sopportare regimi elevati. Nel corso del 1961 il motore subì un aggiornamento con particolare riferimento alla conformazione della distribuzione e differenziandosi dal precedente M121 BII con la sigla M121 BIX.

Dalla 220a W180 arrivarono le sospensioni a ruote indipendenti con avantreno a quadrilateri e retrotreno a ponte oscillante con articolazione centrale. Molle elicoidali ed ammortizzatori idraulici erano presenti su entrambi gli assi.
All’inizio del 1954 sbarcarono a New York due prototipi della nuova Mercedes 190 SL, pronti per essere esposti al Salone dell’Automobile tenutosi a febbraio. Terminata la kermesse, uno di essi proseguì in aereo per Los Angeles. Uno dei due prototipi era in versione Roadster stile da gara, con un singolo piccolo parabrezza per il guidatore, portiere a profilo ribassato e senza cristalli. L’altro prototipo era invece una vera e propria roadster da turismo, prefigurante quasi del tutto il modello definitivo. Entrambi i prototipi erano caratterizzati da una presa aria sul cofano. Ma Max Hoffmann chiese che la linea fosse ritoccata ulteriormente affinché la vettura somigliasse maggiormente alla più grande ed esclusiva 300SL, baffi sui parafanghi compresi. Le nuove vetture esposte raccolsero comunque consensi convincendo lo stesso Hoffmann a sollecitarne la produzione in serie in Germania secondo le specifiche richieste ed impegnandosi ad acquistarne 200 al mese.

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